I GIUSTI TRA LE NAZIONI PER UNA NUOVA MEMORIA DELLA SHOAH
Bologna 4 maggio 2005 - Sala Polivalente Cosiglio Regionale - Ore 8.30/17.30
Giornata di studio a conclusione del progetto regionale “60° Anniversario della Liberazione. Gli ebrei dalla persecuzione dei diritti alla persecuzione delle vite: vie di fuga e impegno per la salvezza (8 settembre ’43 - 25 aprile ’45)”
Questa Giornata di studio si configura come la conclusione della seconda parte di un progetto sull’insegnamento e lo studio della storia contemporanea, che ha in precedenza analizzato l’applicazione delle leggi razziali del 1938 nel territorio bolognese.
Il tema dei Giusti tra le Nazioni consente una riflessione che apre nuove prospettive, sia per la ricerca, che per l’ insegnamento della Shoah.
Chi sono i Giusti? I Giusti sono quei pochi non ebrei che si sono assunti una responsabilità nei confronti del genocidio e che hanno cercato di salvare delle vite di ebrei a rischio della propria. Con la “Legge sulla commemorazione dei martiri e degli eroi dell’olocausto” del 1953 lo stato di Israele si è impegnato a riconoscerli e ad onorarli.
La parola giusto viene così a valorizzare il comportamento di chi è riuscito a rimanere uomo in un mondo disumanizzato, ossia la scelta etica di un individuo di fronte a un crimine contro l’umanità perpetrato da uno stato, ma contiene anche la straordinaria intuizione che perché tale memoria sia esaustiva, deve contemplare non solo la memoria del male commesso dal sistema totalitario, ma anche, e contemporaneamente, il ricordo degli uomini che hanno cercato di resistere alla macchina dell’annientamento.
Il Convegno è stato patrocinato da: Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna, Comitato regionale per le celebrazioni del sessantesimo anniversario della Resistenza e Liberazione, Task Force per la cooperazione internazionale per l’educazione, il ricordo e la ricerca sulla Shoah, Unione delle comunità ebraiche italiane, Provincia e Comune di Bologna.
Lettera scritta a conclusione del Convegno a Moshe Bejski
Film realizzato dalla classe VF del Liceo Scientifico "E.Fermi"
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