IL CASO FANIN E I CONFLITTI DEL DOPOGUERRA NELLE CAMPAGNE BOLOGNESI

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Il Convegno si svolgerà mercoledì 19 ottobre 2011 alle ore 16/19
presso la Cappella Farnese (Palazzo d’Accursio – Bologna

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Finita la guerra, l’Italia era un paese fatto di macerie, teatro di una guerra mondiale e di una guerra civile. Se nelle città buona parte delle abitazioni era andata distrutta, le operazioni belliche avevano investito, nella primavera del ’45, le aree agricole più intensamente e modernamente coltivate.
E fu l’agricoltura a essere al centro di aspri e ampi conflitti sociali. Le lotte sindacali, infatti, si svolsero spesso nelle campagne, settore che assorbiva circa il 45%-50% degli occupati.
Il 3 giugno 1944, prima della conclusione del conflitto mondiale, venne costituita a Roma da Grandi, Buozzi e Di Vittorio la Confederazione Generale del Lavoro, unica confederazione generale italiana del lavoro.  La GCIL a Bologna e in Emilia Romagna ebbe subito, ad opera soprattutto dei comunisti, il nucleo numerico e organizzativo più forte. Bologna fu, in un certo senso, specialmente negli anni 1945/1946, la capitale sindacale del Paese.
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Profilo biografico di Giuseppe Fanin di Alessandro Albertazzi
Giuseppe Fanin nei ricordi di Fin Raineri
 

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VIDEO DELLA TESTIMONIANZA DI GIORGIO STUPAZZONI