PER RICORDARE PELLEGRINO RICCARDI
27 gennaio 2012 dedicazione di una piazza a Fornovo di Taro
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Il dott. Pellegrino Riccardi, pretore a Fornovo di Taro, durante gli anni della guerra abitava a Parma, ma era originario di Langhirano, dove possedeva ancora una casa. Era amico da molto tempo dell'avvocato Rolando Vigevani, con il quale condivideva la passione per lo sci. Quando, nella seconda parte del conflitto, Parma non era più sicura per i continui bombardamenti, si trasferì a Langhirano. Nell'estate del '43 cercò più volte di convincere l'amico Rolando che era indispensabile allontanarsi dall'Italia, perché ormai per gli ebrei la situazione stava precipitando.
La famiglia Vigevani era composta dalla moglie Enrica Amar, incinta del secondo figlio, il primo figlio e la cognata. I Vigevani non si erano ancora decisi a partire, ma dopo l'8 settembre la situazione divenne insostenibile. I tedeschi fecero irruzione nella casa di Martorano, una frazione di Parma, dove erano sistemati, e solo per un caso fortunato non furono trovati in casa. Il piccolo, allora, fu affidato all'amico Riccardi che lo portò nella sua casa di Langhirano, mentre il resto della famiglia riuscì a fuggire in Svizzera con i documenti falsi, che Pellegrino trafugò e falsificò grazie al fatto che il suo ufficio di pretore era a fianco di quello del segretario comunale. In seguito riuscì anche a portare in salvo il piccolo presso la famiglia in Svizzera.
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Articolo di Vittorio Delsante pubblicato sulla rivista "Per la Val Baganza 2009" del Centro Studi della Val Baganza.