NEL GIORNO DELLA MEMORIA IL RICORDO DEI GIUSTI
I Giusti tra le Nazioni. Per una nuova memoria della Shoah
Chiara Imbriaco - Silvia Beghelli
Non ho mai vissuto e capito pienamente come quest’anno la Giornata della Memoria. Ogni anno ho ascoltato testimonianze di esperienze diverse, ma unite dal dolore opprimente e sconvolgente, causato dalle atrocità commesse dai nazisti: talmente crudeli che ho sempre pensato in fondo al cuore che non è possibile che siano esistite, e magari esistano ancora, persone capaci di confondere in un modo così assurdo il male con la ricerca del loro bene. E da qui la domanda spontanea: come è possibile che questo odio abbia potuto contagiare il mondo intero e sterminare indisturbato un popolo senza che nessuno lo impedisse?
Nonostante sapessi perfettamente che ciò che mi veniva raccontato è realmente accaduto e fa parte del passato dell’umanità, non riuscivo a non pensare alla Shoah con distacco, come se fosse accaduto in verità in un altro mondo e non in quello in cui io stessa sto vivendo. Questa forte e stordente memoria del male per me non è del tutto concepibile e afferrabile, è lontana dalla piccola realtà dei miei diciotto anni di vita, da un ambiente di pace e comodità. Mi sono resa conto che questa distanza così pericolosa, poiché minaccia la memoria di eventi da non dimenticare, è diminuita partendo da un punto di vista diverso: scoprendo cioè le tracce di bene che, in un mondo inumano e completamente degenerato, seppur poche e nascoste, esistevano!
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