MEMORIA ED EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
di Antonia Grasselli
I viaggi europei organizzati in questi anni dalle scuole dell’Accordo di rete “Storia e Memoria” si collocano all’interno di progetti di “Active Remembrance”, che si propongono di sviluppare il senso della cittadinanza attraverso una ricerca attiva nell’ambito della propria storia recente, ossia di coniugare la formazione del senso storico con l’educazione alla cittadinanza.
Ciò che hanno reso veramente unici i nostri progetti tra quelli realizzati per questo programma è la prospettiva: costruire una memoria europea condivisa mediante l’attivazione di un dialogo tra l’Est e l’Ovest dell’Europa.
Protagonisti di questi percorsi di ricerca in Italia come nei paesi coinvolti nel progetto sono gli studenti e i loro educatori. Una volta condivisi, essi vengono a rappresentare un patrimonio comune, un’occasione di confronto e di riflessione, ossia la sostanza del dialogo.
I viaggi hanno svolto una funzione importante all’interno di questi percorsi, grazie agli incontri, alle visite ai luoghi, all’ascolto delle testimonianze che hanno consentito di attuare.
La presa di coscienza conclusiva sul valore e sul contenuto della memoria e della cittadinanza è avvenuta attraverso e come conseguenza di questi viaggi.
Il forum di discussione “I viaggi europei e l’educazione alla cittadinanza” aperto sul portale “Studenti&Cittadini” e in cui hanno partecipato studenti del Liceo Scientifico “E.Fermi”, del Liceo Ginnasio “L.Galvani” e del Liceo Scientifico “E.Torricelli”, ha offerto degli spunti di riflessione che intendiamo ora riprendere.
Il valore dell’ esperienza diretta (un’espressione utilizzata che, anche se impropria, è molto efficace) è il principale riscontro a livello personale. Essa è determinante sia per capire la storia e la realtà dei paesi che si visitano, sia per far maturare il senso di cittadinanza. L’espressione allude ad una esperienza che è diretta nel senso di mettere in contatto, ma non nel senso di immediata, perché anzi è il risultato di un percorso, l’esito di un incontro con persone, cose e luoghi che può avvenire solo in seguito ad una adeguata preparazione. Gli studenti, nei loro interventi al forum, descrivono l’impatto che hanno avuto, spiegano perché il viaggio li ha portati ad acquisizioni storiche, morali ed umane che lo studio svolto a scuola, pur importante, non poteva produrre.
La storia si mostra nel suo aspetto umano, cioè si mostra nel suo essere “l’avventura degli uomini nel tempo”, così come la definisce Marc Bloch e in questo modo diventa attraente.
Il senso dell’avventura di Solidarnosc acquista tutta la sua forza propositivache ha per noi grazie alla visita ai i luoghi (cantieri di Danzica e altro) e alle parole dei protagonisti (Zbigniew Bujak).
Le vittime (gli ebrei polacchi e gli uccisi nelle purghe staliniane) consegnano a noi che visitiamo i luoghi dove sono sepolti o hanno combattuto (il cimitero ebraico di Varsavia e il quartiere del ghetto, il cimiero di Levashovo a San Pietroburgo) la responsabilità del loro ricordo, un invito a che la memoria non sia ideologica e vendicativa, ma intessuta di pietas per i loro destini e quelli dell’umanità.
Zbigniew Bujak e Anatolij Razumov sono state le figure di riferimento nei due viaggi in Polonia e Russia.
Gli studenti, incontrandoli, hanno potuto conoscere e confrontarsi con le motivazioni che hanno guidato il loro agire e sorreggono il loro impegno presente. Infatti, raccontare l’esperienza di Solidarnosc o diffondere la verità della memoria dello stalinismo ha per loro i connotati di un forte impegno civile nei confronti della mentalità e prassi totalitaria non ancora del tutto scomparsa.
L’impatto con entrambi i totalitarismo del ‘900, la forza del regime totalitario, la cultura e la storia dei paesi dell’Est e il nesso tra la loro storia e la nostra, sono elementi molto importanti per la maturazione di una più sviluppata coscienza storica, che possono produrre il senso della cittadinanza, della appartenenza alla “comune casa” europea, se vengono appresi all’interno e grazie alla relazione con altri (studenti, insegnanti, esperti di altri paesi) nella condivisione delle stesse esperienze.