NOI PESCATORI DI PERLE
Cracovia 9 aprile 2008
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Si è svolto a Cracovia il 9 aprile 2008 presso il Klub dell’Intellighenzia cattolica in Ul. Senna 5 uno dei principali eventi del progetto “I giusti e la memoria del bene”, promosso dal Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna.
Vi hanno partecipato studenti italiani e polacchi con lo scopo di comunicarsi reciprocamente le riflessioni scaturite dai percorsi di studio sui giusti dei loro paesi e di ascoltare gli interventi degli ospiti invitati dagli organizzatori polacchi del progetto, il Museo di Auschwitz e la Fondazione per la cultura cristiana “Znak” di Cracovia. Si tratta innanzitutto di Stefan Wilkanowicz, Presidente di Znak, eminente personalità polacca per l’opposizione nei confronti del regime comunista e che ha promosso la ricerca sulle azioni di soccorso degli abitanti di Oswiecim nei confronti dei prigionieri nel campo di Auschwitz. Hanno portato in seguito la loro testimonianza Zofia Radzikowska, Presidente Associazione Figli dell’Olocausto di Cracovia, e Krzysztof Wlodarczyk, Presidente Associazione dei Giusti di Cracovia.
Gli organizzatori intendevano in questo modo richiamare l’attenzione della città di Cracovia su un suo illustre, ma purtroppo dimenticato, concittadino. Si tratta di Moshe Bejski, Presidente della Commissione dei Giusti dal 1970 al 1995 e fondatore del Giardino dei Giusti di Yad Vashem. Krzysztof Wlodarczyk è figlio di quel Marian Wlodarczyk che, unico polacco, aiutò Bejski in fuga dal campo di Plaszow cui Bejski fece ottenere il riconoscimento del titolo di giusto dalla sua Commissione.
A conclusione dell’incontro è stata proiettata una parte di un’intervista a Moshe Bejski realizzata da Emanuela Audisio, tradotta in polacco da Anna Lia Guglielmi per questa occasione.
Ma i veri protagonisti sono stati gli studenti italiani.
“Noi pescatori di perle” è il titolo della manifestazione. Esso propone l’immagine del pescatore di perle utilizzata da Hannah Arendt per spiegare il significato del lavoro dello storico e del fare memoria.
Lo studio, la ricerca, la scrittura di testi, la preparazione del viaggio in Polonia, le riprese video e il reportage fotografico hanno reso, infatti, questi giovani molto simili a dei pescatori di perle, di quelle perle che sono i giusti dei tempi oscuri dell’umanità, perché queste attività hanno consentito di scoprire e interiorizzare il significato dell’azione di giusti e di fare memoria dell’opera di Moshe Bejski. Con il loro viaggio in Polonia, gli studenti italiani hanno consentito a Moshe Bejski di ritornare a casa.
Interventi degli studenti del Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna e del Liceo Scientifico “Rambaldi Valeriani” di Imola nella due versioni, italiana e inglese.
Enrico Guerri, L’eredità di Moshe Bejski e la memoria dei giusti nella scuola (Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna).
Luca Bollini, Moshe Bejski’s heritage and the remebrance of the righteous in our education.
Federico De Maria, La storia esemplare di Giovanni Palatucci (Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna).
Beatrice Di Marco, Giovanni Palatucci
Sara Tomba, Storie di giusti imolesi (Liceo Scientifico “Rambaldi Valeriani” di Imola)
Righteous’s stories of Imola
Programma del Viaggio d’istruzione in Polonia
Per approfondire:
Moshe Bejski, I Giusti fra le Nazioni nei tempi bui dell’eclissi della Ragione
Il testo è stato pubblicato in: A. Grasselli, S. Maletta (a cura di) I Giusti e la memoria del bene. Chi salva una vita salva il mondo intero, CUSL, Milano, 2006)
Elena Romito, Storia di Moshe Bejski: il giudice dei giusti.
Relazione al Seminario “I giusti e la memoria del bene” – Museo di Auschwitz 3/7 dicembre 2007