PER RICORDARE ALFONSO CANOVA E ANNA DE BERNARDO

Martedì  24 gennaio  2012 a Sasso Marconi presso l’Istituto Professionale “B. Ferrarini”

Scarica il programma del Giorno della Memoria del Museo Ebraico di Bologna,
del Comune di Bologna e del Comune di Sasso Marconi

Martedì 24 gennaio 2012, all’interno del programma delle iniziative patrocinate dal Museo Ebraico di Bologna e dai comuni di Bologna e Sasso Marconi, si colloca la manifestazione che intende restituire Alfonso Canova, Giusto tra le Nazioni, e Anna De Bernardo alla memoria civile delle comunità in cui hanno vissuto e operato. Questa iniziativa è stata resa possibile dalla ricerca e dall’impegno di due classi di studenti, insieme ai loro insegnanti, di due istituti importanti della Provincia di Bologna: il Liceo Scientifico “E. Fermi” di Bologna e l’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “B. Ferrarini” di Sasso Marconi, sede distaccata dell’Istituto Agrario “A. Serpieri” di Bologna. Essa, come altre di questo fine gennaio, esiti della progettualità delle scuole aderenti all’Accordo di Rete “Storia e Memoria”, testimonia la modalità attraverso cui la memoria può essere recuperata e diventare fattore positivo di costruzione del presente.
Va ricordato che la cerimonia di commemorazione di Alfonso Canova e Anna De Bernardo è il risultato della collaborazione tra due istituti scolastici, il Comune di Sasso Marconi e l’ANPI, un rapporto positivo che ha consentito la realizzazione e dato visibilità ad un progetto culturale e formativo nato all’interno del mondo della scuola. Il Museo Ebraico e il Comune di Bologna, patrocinando l’iniziativa, e così inserendola nei propri circuiti, ne hanno consentito la diffusione, amplificandone in questo modo la risonanza. A loro va il nostro ringraziamento.

Perché Alfonso Canova? Alfonso Canova è l’unico Giusto tra le Nazioni riconosciuto da Yad Vashem che ha operato a Bologna. La sua scheda di Salvataggio è stata pubblicata sul libro “I Giusti d’Italia. I non ebrei che salvarono gli ebrei 1943/1945”, edito dalla Mondadori nel 2006. Egli fu il protagonista dell’azione di salvataggio di sei ebrei iugoslavi che, giunti in Italia tra la primavera del 1942 e il giugno del 1943, vivevano a Sasso come confinati liberi.
Le informazioni raccolte hanno consentito di rintracciare Anna De Bernardo in Sarmenghi, segretaria di Canova durante gli anni della guerra, che non solo collaborò attivamente alla loro salvezza, ma aiutò anche un’altra famiglia di origine ebraica rifugiata anch’essa a Bologna. Grazie alla figlia di Canova, Lucia, e al marito, Gianni Cacciari, è stato possibile mettersi in contatto con Vladimir Lang, l’unico dei sei ebrei salvati che è ancora in vita e che attualmente abita negli USA e rintracciare il podere in cui gli ebrei furono tenuti nascosti per diversi mesi. 
La storia del salvataggio era conosciuta negli anni sessanta, poiché, prima di ottenere il riconoscimento da Yad Vashem nel dicembre 1968, Canova aveva ottenuto a Bologna una stella d’argento da parte del “Comitato premio dei buoni” nel maggio 1965. Negli anni seguenti si è persa la memoria dei fatti di cui è stato protagonista. L’obiettivo di questo percorso di studio è anche quello di restituire i giusti alla memoria civile.
L’intento del percorso di ricerca (di durata biennale, per quanto riguarda gli alunni del Liceo Scientifico “E.Fermi”)è quello di raccogliere  il maggior numero di elementi, sia sulla personalità di Canova, che sull’azione di salvataggio, per trasformare la scheda pubblicata sul libro edito dalla Mondadori in un vero e proprio testo storiografico. La storia dei giusti, infatti, appartiene a pieno titolo alla storia d’Italia, va pertanto restituita alla storia delle comunità in cui hanno vissuto e operato, nella quale il valore morale delle loro azioni può assumere un rilevo storico adeguato.
Ma la memoria richiede anche l’edificazione di luoghi, l’individuazione di segni, simboli, attraverso i quali possa essere conservata. La memoria dei giusti è affidata alla piantumazione di un albero in loro onore, simbologia ideata a Gerusalemme da Moshe Bejski, il creatore del Giardino dei Giusti di Yad Vashem. Coinvolti in questo percorso ideale, ma anche di ricerca, gli studenti dell’Istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “B. Ferrarini” di Sasso Marconi, con i loro insegnanti di storia, ecologia applicata ed esercitazioni di agraria, insieme ai tecnici del Comune, hanno preparato il sito di piantumazione di un albero all’interno del giardino della scuola, che sarà abbellito da un’aiuola fiorita e completato da una targa commemorativa.
Pareva indicasse un sogno difficile da realizzare il titolo del Convegno del 2007, “La memoria del bene. Una memoria affidata alla scuola”. Quest’anno a Sasso Marconi comincia a essere una realtà.
Antonia Grasselli

Alfonso Canova: scheda di salvataggio.
Galleria fotografica  - Alfonso Canova (fotografie gentilmente concesse dalla famiglia Canova e dalla Sig.ra Anna De Bernardo Sarmenghi)
Galleria fotografica  - Seminario del 3 dicembre 2011a Colle Ameno (servizio fotografico di Eleonora Mazzoni)