DOSSIER SARAJEVO MON AMOUR Parte prima - Ricominciare dalle differenze

Ricominciare dalle differenze
Antonia Grasselli

Tornerà la guerra? “Dio solo lo sa. Abbiamo imparato bene la lezione. Alla fine di questa guerra nessuno ha vinto, ma tutti hanno perso”. Si conclude con queste parole il dibattito seguito alla presentazione del Comitato interreligioso di Serajevo composto da giovani studenti universitari delle quattro confessioni religiose presenti in Bosnia Erzegovina, nella piena consapevolezza che non si tratta di un giudizio scontato, ma di una prospettiva da far maturare e crescere nella vita di ciascuno e nella ricostruzione della convivenza civile minata alla radice dal conflitto.
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Galleria fotografica
Servizio fotografico di Francesca Mazza
 
                                                                                           

 

Daniele Bombardi
Caritas Italiana
Regional coordinator for Bosnia and Herzegovina, Serbia, Montenegro.
 

Organizzatore dei dibattiti e interprete.

 

ALEN VIDOVIC’ (cattolico)
La storia del nostro progetto

Video

Trascrizione dell’intervento


Riprese e montaggio dei video di Benedetta Tinti e Luca Nannetti

 

 
ANDREA VUJICIC (ortodossa)
Il sostegno ai bambini e ragazzi orfani
 
 
 
 
BAKIR PLEH (mussulmano)
Il nostro metodo di lavoro
 
 
 
 
BLANKA NICEVIC (ebrea)
La partecipazione ad alcune celebrazioni
 
 
 
Dibattito – Domande:
 
● Come è la vita dei giovani a Sarajevo? Le scuole sono aperte a tutti i gruppi etnici?
● Per alcuni le differenze religiose sono da mettere tra parentesi, per altri sono invece una ricchezza per tutti. Cosa ne pensate? Le differenze religiose come sono vissute, messe a tema, condivise?
● Gli agnostici sono accolti nei vostri seminari? Ci sono delle preclusioni nei loro confronti?
● In tutte le città c’è una comunità ebraica?
● Gli adulti come vi vedono?
● La memoria della guerra quanto è presente nei giovani?
● E’ possibile che ritorni la guerra?
 
 Video