L'UFFICO PER NOTIZIE ALLE FAMIGLIE DEI MILITARI

Pietà non di fortezza ignara

L’Ufficio per le notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare rappresenta una delle forme più significative messe in atto durante la Grande Guerra per consentire la comunicazione tra il fronte di combattimento e il fronte interno.
Costituito nel1915 dalla contessa Lina Bianconcini Cavazza, si è avvalso del lavoro volontario di migliaia di cittadini, in particolar modo donne, aveva la sua sede nazionale a Bologna, ma era diffuso in molti comuni italiani, arrivando a contare 8.400 sedi.
Attraverso la sua attività esso contribuì a tenere alto il morale del fronte interno: chi aveva figli, mariti, fratelli al fronte sapeva che, laddove lo Stato ritardava nella comunicazione delle notizie relative ai soldati morti o feriti, poteva rivolgersi all’Ufficio Notizie che nel proprio schedario collocava ordinatamente ogni comunicazione, ufficiale o ufficiosa, proveniente dal fronte; allo stesso modo chiunque non riceveva notizie di un militare da molto tempo si sentiva meno abbandonato nella sua angosciosa attesa in quanto, una volta rivoltosi all’Ufficio, poteva contare sui loro contatti per ricevere informazioni.
Possiamo perciò affermare che il motto Pietà non di fortezza ignara rispecchia perfettamente la duplice anima di quest’attività che, nello svolgere la sua opera di bene, conciliò la solidarietà umana all’efficienza.
A documentazione di questa importante attività, la tesi di laurea di Lucia Gaudenzi che è  consultabile presso le biblioteche del Museo del Risorgimento e dell’ Istituto per la Storia e le Memorie del 900 Parri Emilia Romagna di Bologna. Di recente pubblicazione il suo saggio La Grande Guerra e il fronte interno attraverso le carte dell'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare apparso sul numero 36 di novembre 2014 della rivista Storia e futuro.
Pubblichiamo l’intervista rilasciata a Radio Tau per la rubrica “Detto tra noi” trasmessa venerdì 7 novembre 2014.