LA MEMORIA RISCOPERTA DI ALFONSO CANOVA A SASSO MARCONI

Il 24 gennaio 2012 il comune ha reso omaggio a un suo cittadino illustre
 
 
“Chi salva una vita, salva il mondo intero”. Questa è la frase che più esprime il pensiero e le azioni dei Giusti, persone che hanno protetto e aiutato gli ebrei durante l’Olocausto.
Per rendere omaggio ad Alfonso Canova, che insieme a Anna De Bernando (allora sua segretaria) salvò sei vite umane (gli iugoslavi Alexander e Rosa Lang, il loro figlio Vladimir e Luisa Altaraz Benveniste, l’ingegnere polacco Leonard Pevok e l’austriaco Loebl), il 24 gennaio 2012 a Sasso Marconi si è svolta una manifestazione che ha compreso anche la piantumazione di un melograno in loro memoria a Villa Putte, sede dell’Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “B. Ferrarini”. L’evento è stato organizzato dal Liceo Scientifico Fermi e dall’Istituto Agrario “A. Serpieri”in collaborazione con il Comune di Sasso Marconi e il Museo Ebraico di Bologna.
Sono intervenuti il sindaco Stefano Mazzetti, l’assessore Massimo Masetti e la Dirigente Scolastica dell’ Istituto Agrario “A. Serpieri” di Bologna, scuola capofila dell’Accordo di Rete “Storia e Memoria”.
Canova aveva già ricevuto 16 maggio 1965 a Bologna dal “Comitato Premio dei Buoni” una stella d’argento per la sua coraggiosa impresa e in quella stessa occasione era stata consegnata una stella d’oro alla memoria di Mario Finzi, responsabile della Delasem a Bologna e morto ad Auschwitz. In seguito era stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” il 26 dicembre 1968 da Yad Vashem. In questi anni tuttavia il ricordo delle sue azioni coraggiose era stato dimenticato al di fuori della sfera dei rapporti familiari. E’ stato grazie al lavoro e all’intraprendenza di una classe di studenti guidati dalla loro professoressa, Antonia Grasselli, che è stata possibile la loro riscoperta.
L’intervento principale della manifestazione è stato quello di due studenti della classe 4A del Liceo Fermi, Elisa Evangelisti e Alberto Boselli, che hanno esposto la ricerca svolta dalla loro classe, un progetto biennale teso al riconoscimento del valore storico delle azioni di salvataggio e non solo di quello innegabile di carattere morale. I giusti, infatti, sono da restituire alle comunità di cui sono l’espressione. In questo modo si può comprendere il ruolo da loro svolto nella storia di una determinata comunità e diventare parte essenziale della sua memoria civile.
Giorgio Cortelli
 
 
Intervento di Elisa Evangelisti (Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna)
 
Galleria fotografica (servizio fotografico di Eleonora Mazzoni e Elettra Sgarbi)