SARAJEVO MON AMOUR Parte prima - Ricominciare dalle differenze

“Sarajevo Mon Amour” è il titolo di un fortunato libro di Jovan Diviak, il militare serbo, colonnello dell’esercito iugoslavo, che nel 1992 decise di arruolarsi nell’esercito bosniaco, per difendere la “sua” Bosnia Erzegovina dall’aggressione esterna.
“Vivo da quarant’anni nello stesso quartiere – scrive – a Sarajevo, a due passi da un’antica chiesa ortodossa e da una moschea del XVI secolo. E salendo appena, da casa mia, raggiungo il seminario cattolico. Prima della guerra quest’armonia, nata dalla differenza, si ritrovava nella vita di ogni giorno (…). Sarajevo mi ha aperto gli occhi. Ero stupito nel vedere una città così ricca di grandi qualità umana, soprattutto la tolleranza e la generosità”.
La guerra con le sue devastazioni ha messo a dura prova quest’armonia, scatenando feroci nazionalismi e creando contrapposizioni religiose che non esistevano. Nel viaggio a Banja Luca e a Sarajevo di una classe del Liceo Scientifico “E.Fermi” di Bologna ed un gruppo di studenti del Škofijska gimnazija  di Vipava (Slovenia), che si è svolto dal 18 al 23 marzo 2013, gli incontri più interessanti si sono svolti proprio a Sarajevo, con i giovani del Consiglio interreligioso e con alcuni ex internati nei campi di concentramento. Essi hanno testimoniato che la ripresa della vita civile è potuta iniziare recuperando e riannodandosi a quella tradizione di “tolleranza e di generosità” che tanti visitatori stranieri ricordano, attraverso un lavoro non facile, che ha dovuto scavare sotto i detriti lasciati dalla guerra, ma che ha avuto esiti positivi, perché la tradizione è un sicuro ancoraggio, è come una linfa vitale che indirizza e sostiene i nostri sforzi nel presente.

Dobbiamo ringraziare la Caritas di Sarajevo per l’organizzazione dei due incontri e per il grande impegno con cui sostiene il progetto “La costruzione della società civile attraverso il dialogo interreligioso” promosso dal Consiglio interreligioso e il progetto “Scegliamo la pace insieme”, finanziato dalla Caritas americana, rivolto agli ex prigionieri dei campi di concentramento.
 

DOSSIER
Ricominciare dalle differenze

Programma del viaggio di istruzione a Banja Luca e Sarajevo